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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

La visita in Sardegna di P. Melchiorre da Benisa

  Una pagina di cronaca dei Cappuccini Sardi La visita in Sardegna di P. Melchiorre da Benisa  Ministro Generale dei Cappuccini * di P. Tarcisio Marco Mascia Nel maggio del 1927 venne in Sardegna P. Melchiorre da Benisa, allora Ministro Generale dei Frati Cappuccini. Un avvenimento importante certamente, almeno per i Cappuccini dell’Isola: si trattava pur sempre del Superiore supremo dell’Ordine, al quale tutti i frati dovevano obbedienza. Prima di lui solo pochi Ministri avevano messo piede in Sardegna. Ricordiamo in ordine cronologico: l’austriaco P. Erhard von Radkersburg (1785), il francese P. Eugenio da Rumilly (1840), lo svizzero P. Bernardo d’Andermatt (1890). Ancora un francese, P. Venanzio da Lisle-en-Rigault (1915) e infine P. Giuseppe Antonio da S. Giovanni in Persiceto nel 1920 (ma questa fu solo una “fulminea apparizione”, che non ha lasciato traccia alcuna). Sette anni dopo giungeva invece il suo successore, lo spagnolo P. Melchiorre da Benisa, eletto a questa carica da a

La visita al «Capo di Sopra» di P. Erhard da Radkersburg nei diari del suo Segretario

  Dai diari pubblicati nei Monumenta Historica   Ordinis Minorum Cappuccinorum La visita al «Capo di Sopra» di P. Erhard da Radkersburg   nei diari del suo Segretario Rembert von Amorbach Compilato in occasione della visita compiuta in Sardegna dal Ministro Generale dei Frati Cappuccini, Erhard da Radkersburg, nel 1785, il secondo diario contiene preziosi riferimenti a luoghi e persone incontrati dall'autore nella Sardegna di fine Settecento. Da questo abbiamo attinto il resoconto riguardante la visita alle due province della nostra Isola: nell’articolo precedente abbiamo pubblicato quello sulla visita alla Provincia Calaritana, in questo il resoconto sulla visita alla Provincia Turritana.   di P. Tarcisio Mascia La Sardegna, sin dal 1697, era divisa in due province o circoscrizioni: la provincia Calaritana e quella Turritana . La divisione era stata motivata, sin dall'origine, da ragioni di ordine geografico, oltre che storico: l’Isola era troppo vasta e montuosa, la rete via

La Sardegna di fine Settecento nei diari di Rembert von Amorbach

  La Sardegna di fine Settecento   nei diari di Rembert von Amorbach di P.Tarcisio Mascia La Sardegna come « terra da scoprire » ha affascinato in passato numerosi scrittori e intellettuali. Si pensi per tutti allo scrittore inglese David Herbert Lawrence (1885-1930), che visitò la Sardegna nel 1921: l’Isola è vista, secondo uno stereotipo diffuso, come una terra selvaggia, antica, indomabile e i sardi sono paragonati ad animali selvaggi. Prima che Lawrence mettesse piede nell’Isola, la Sardegna era stata visitata e fatta conoscere da altri illustri visitatori dell’Ottocento: ricordiamo Alberto La Marmora , che ne diffuse la conoscenza con la sua opera « Viaggio in Sardegna » (1826); Antoine Claude Valery , che viaggiò per tutta l’Isola (visitò anche il nostro convento di Sanluri) e ne scrisse in un suo libro pubblicato nel 1835; il tedesco Heinrich von Matzan , anche lui autore di un’opera sulla Sardegna, tradotto e diffuso in Europa, e molti altri. Tuttavia, in epoca moderna, il pr