Ricordo di Padre Bonaventura Margiani da Mogoro (1930-20005)

 Profili


Ricordo di un frate indimenticato


Padre Bonaventura Margiani da Mogoro

(1930-2005)




di 


Padre Tarcisio Marco Mascia


Fu uno dei Padri che hanno fatto la storia dei Cappuccini Sardi: fu infatti il Primo Ministro Provinciale della risorta Provincia di Sardegna (1972) – P. Bonaventura fu anche educatore nel nostro Seminario Serafico e guida spirituale di molte anime – La sofferenza, causata da un male incurabile, lo preparò all'incontro con Sorella Morte.


Seppi della morte di P. Bonaventura mentre mi trovavo a Lourdes per un pellegrinaggio: mi accingevo a partecipare alla messa internazionale, che si celebrava nella grande Basilica sotterranea di San Pio X, quando al mattino dell'8 settembre 2005 mi raggiunse la dolorosa notizia del suo decesso nella notte. Sapevo che da alcuni mesi stava male, ma non mi aspettavo una morte così rapida e inattesa.


Padre Bonaventura lasciava la scena di questo mondo all'età di 75 anni, essendo nato a Mogoro nel 1930. Ancora giovanile nel tratto e pieno di entusiasmo, non lasciava prevedere un così rapido congedo. La notizia colpì profondamente la famiglia dei Cappuccini Sardi e la cerchia numerosa di quanti lo conoscevano e lo stimavano.


Io lo conoscevo da sempre, in pratica da quando, bambino, frequentavo quotidianamente il convento di Sant'Ignazio, a Cagliari. Capitava allora di incontrare molti frati che, per le ragioni più diverse, venivano al convento, che era altresì la sede della Curia Provinciale. Incontrarli e riceverne un saluto era la cosa più facile e più gradita per un bambino come me. Forse, Padre Bonaventura lo incontrai più volte negli anni della sua formazione, ma soprattutto dopo la sua ordinazione presbiterale, avvenuta a Sassari il 18 luglio del 1954. Alla Ordinazione seguiranno gli studi alla Gregoriana di Roma e da qui, dopo la licenza, il ritorno in Provincia e il lavoro apostolico.


E fu un lavoro intenso il suo, soprattutto quello di guida spirituale e di confessore. Il suo carattere gioviale ed estroverso lo aiutava ad avvicinare le anime e a confortare quanti si rivolgevano a lui nel dolore della malattia o nel lutto. Il suo confessionale era ininterrottamente occupato da quanti desideravano incontrarlo per deporre i propri peccati nel sacramento della Riconciliazione o di quanti avevano bisogno di un consiglio o di un conforto in un momento di dolore. Lui era sempre lì ad accogliere e a perdonare: come nostro Signore.


Padre Bonaventura fu per una decina d'anni direttore del nostro Seminario Serafico di Cagliari, carica che svolse con passione e competenza, curando con amore la formazione spirituale dei giovani seminaristi. In occasione della sua morte, Padre Salvatore Murgia, che lo ebbe come direttore, scrisse che P. Bonaventura «era l'uomo di tutti, dei ricchi e dei poveri, dei sani e dei malati, dei sapienti e degli ignoranti. Sapeva avvicinare tutti.» (Cf. Voce Serafica di ottobre 2005, p. 11). Il nipote Giorgio aggiungeva la sua bella testimonianza, indicando lo zio come "sacerdote esemplare, dal cuore buono e generoso, particolarmente sensibile e disponibile verso il prossimo e per questo tanto amato dalla gente".


Per me, e per i frati della mia generazione, P. Bonaventura era un punto di riferimento, ritenuto in grado di guidare la Provincia dei Cappuccini Sardi nei decenni futuri: le qualità e l'esperienza che mostrava di possedere garantivano della bontà della scelta. Per questo fu eletto come Commissario prima e come Provinciale poi. Infatti per due trienni consecutivi (1968-1971; 1971-1974) fu Commissario Provinciale, e quando furono aboliti i Commissariati, P. Bonaventura fu eletto Ministro Provinciale della nuova Provincia di Sardegna (1971-1974). Il 25 aprile del 1972, data ufficiale della erezione in Provincia del Commissariato, venne lo stesso Ministro Generale, P. Pasquale Rywalski, a proclamare la nuova Provincia di Sardegna e il nuovo Ministro Provinciale.


P. Bonaventura sarà nuovamente Ministro Provinciale negli anni 1986-1989 e rieletto nel triennio successivo 1989-1992. Fu in occasione del Capitolo Provinciale del 1989 che la Provincia accolse la proposta del Ministro generale, P. Flavio Carraro, che affidava ai frati sardi la Missione delle Isole Seychelles, finora affidata ai Cappuccini della Svizzera. P. Bonaventura si mostrò entusiasticamente favorevole ad accogliere la proposta e organizzò rapidamente l'operazione. Nonostante le difficoltà e l'inesperienza, l'operazione arrivò in porto. P. Bonaventura si recò più volte in quelle isole sperdute dell'Oceano Indiano e ogni volta ne ritornava entusiasta. Sappiamo che, nonostante il suo entusiasmo, la presenza dei Cappuccini Sardi alle Seychelles durò appena tre anni. Troppo poco perché quella presenza portasse i suoi frutti.


Terminati gli anni del suo governo, P. Bonaventura trascorse i tredici anni successivi nei diversi conventi dell'Isola (Oristano, Mores, Sassari, Iglesias), ovunque lasciando un buon ricordo di sé. Intanto la sua salute incominciava a declinare. Ricoverato una prima volta al Policlinico di Monserrato nel 2004, vi ritornò una seconda volta nell'estate del 2005, quando appariva ormai chiara la gravità del suo stato di salute. Il Signore lo prese con sé nelle prime ore del mattino del 7 settembre 2005.


«Il Cristo, che ha servito nei suoi fratelli – scriveva ancora di lui P. Salvatore Murgia – è stato certamente sempre il suo compagno di viaggio, ma soprattutto la fede nel Cristo gli ha dato di percorrere gli ultimi passi della vita terrena, purificandolo anche dalle macchie di colpa, di contraddizioni personali, alle quali anche lui è stato sottoposto, a causa della debolezza umana, come ognuno di noi.» Il ricordo di Padre Bonaventura, anche a distanza di anni, è sempre vivo e rimane in benedizione per quanti l'hanno conosciuto e apprezzato. Di lui si può dire che è stato uno dei Padri che hanno fatto la storia della Provincia dei Cappuccini della Sardegna. Grazie per lui, Signore.


P. Tarcisio M. Mascia

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