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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Natale in corsia

Natale in corsia È la prima volta che mi capita di trascorrere il Natale in corsia, più precisamente nel Policlinico Universitario di Monserrato, dove mi trovo da ormai quattro mesi con l’incarico di cappellano, insieme al confratello P. Giuseppe Carrucciu. Si tratta di un incarico che mai avevo immaginato di svolgere in passato. Dunque, eccomi qui, con nell’animo i sentimenti più diversi, ma col desiderio di servire i fratelli malati, pur con i miei limiti umani e la mia inesperienza. In questo ospedale, dove convergono malati da ogni parte dell’Isola ma anche tanti extracomunitari, provenienti soprattutto dall’Africa, passerò quest’anno il mio primo Natale. Già da qualche giorno sono apparsi in corsia i primi segni natalizi: niente di speciale, ma certamente espressione di un’affezione antica a questi segni che ogni anno puntualmente incrociano il cuore di tante persone. Il mio ufficio comporta che mi rechi in tutti i reparti dell’ospedale per un saluto a ciascuno dei ...

Tonino Cabizzosu, storico della Chiesa

Tonino Cabizzosu, storico della Chiesa Ha visto la luce, appena lo scorso febbraio, un sottile fascicolo che lo studioso Gianfranco Murtas ha dedicato alla produzione di Tonino Cabizzosu, docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica di Cagliari. Il titolo della pubblicazione è già un giudizio sul personaggio: “ Tonino Cabizzosu, il rigore scientifico dello storico / dono alla Chiesa ed alla società degli uomini ” (Ozieri, 2017). L’autore del fascicolo è un grande promotore culturale e ha una novantina di saggi al suo attivo, caratterizzati soprattutto da un marcato interesse per le tematiche di carattere religioso e sociale, qualificato quindi per proporre all’attenzione degli studiosi un profilo esaustivo del personaggio e della sua produzione storiografica. A parte una conoscenza personale di T. Cabizzosu, io non ho titolo per valutare adeguatamente il personaggio sotto l’aspetto del docente. Mi è stato però sufficiente leggere alcuni dei suoi saggi di ca...

Le note tipiche della Quaresima francescana

Le note tipiche  della Quaresima francescana Quali sono le note tipiche della quaresima francescana? Eccole: a) anzitutto la mortificazione . San Francesco mortifica la propria carne non per odio ma per amore. Portare la propria natura, con i digiuni e le veglie prolungate, dall’animalità alla spiritualità, vuol dire amarla nella maniera più vera. Questa visione della mortificazione-amore è così vera che il Poverello, quando prese coscienza che l’obiettivo della trasformazione era raggiunto, fece pace con la propria carne: «Rallegrati, frate corpo, e perdonami; ecco, ora sono pronto a soddisfare i tuoi desideri, mi accingo volentieri a dare ascolto ai tuoi lamenti». b) il deserto . Francesco aveva compreso che Dio, quando vuole parlare personalmente con qualcuno, lo chiama nel deserto. Per questo motivo, durante le quaresime, egli si sottraeva a tutto e a tutti, si rifugiava nelle selve, nelle gole dei monti, nei luoghi più impervi per occuparsi solo di Dio e passav...

P. Salvatore Murgia e Fra Lorenzo Pinna insieme verso la Casa del Padre

P. Salvatore Murgia e Fra Lorenzo Pinna Insieme verso la Casa del Padre Venerdì 16 dicembre scorso, primo giorno della novena di Natale, Sorella Morte bussava dai Frati Cappuccini per prendere con sé due nostri fratelli: P. Salvatore Murgia, 66 anni, di Nurri, e Fra Lorenzo Pinna, 97 anni (compiuti nel giorno del suo funerale), di Sardara. Due fratelli che, per ragioni e per storie diverse, erano molto noti. Da tempo si attendeva come imminente la scomparsa di Fra Lorenzo a motivo dell’età e del suo stato di salute; al contrario, niente faceva pensare alla morte di P. Salvatore. Infatti Sorella Morte è sopraggiunta molto presto, nelle prime ore del mattino di venerdì, mentre egli si recava a celebrare la S. Messa presso le suore, a Sanluri. Una fitta al cuore, e dopo qualche istante P. Salvatore non era più. Una tragedia improvvisa e perciò più dolorosa. Nel primo pomeriggio, dopo una lunga agonia, nell’infermeria del convento di Cagliari, ci lasciava anche Fra Lorenzo...