P. Salvatore Murgia e Fra Lorenzo Pinna insieme verso la Casa del Padre
P. Salvatore Murgia e Fra Lorenzo
Pinna
Insieme verso la Casa del Padre
Venerdì
16 dicembre scorso, primo giorno della novena di Natale, Sorella Morte bussava dai
Frati Cappuccini per prendere con sé due nostri fratelli: P. Salvatore Murgia,
66 anni, di Nurri, e Fra Lorenzo Pinna, 97 anni (compiuti nel giorno del suo
funerale), di Sardara. Due fratelli che, per ragioni e per storie diverse,
erano molto noti.
Da
tempo si attendeva come imminente la scomparsa di Fra Lorenzo a motivo dell’età
e del suo stato di salute; al contrario, niente faceva pensare alla morte di P.
Salvatore. Infatti Sorella Morte è sopraggiunta molto presto, nelle prime ore
del mattino di venerdì, mentre egli si recava a celebrare la S. Messa presso le
suore, a Sanluri. Una fitta al cuore, e dopo qualche istante P. Salvatore non
era più. Una tragedia improvvisa e perciò più dolorosa.
Nel
primo pomeriggio, dopo una lunga agonia, nell’infermeria del convento di
Cagliari, ci lasciava anche Fra Lorenzo. La sua morte, questa sì, era attesa da
un giorno all’altro. Per lui non è stato casuale neppure il giorno: lui, che
per tanti anni – dal 1947 fino ai giorni nostri – ha sempre puntualmente curato
il presepio che tanta gente richiamava da ogni dove, il Signore l’ha chiamato a
Sé proprio nell’imminenza del Natale.
P.
Salvatore e Fra Lorenzo: due figure certamente molto diverse, anche se le loro
strade si sono spesso incrociate.
P.
Salvatore era molto legato al suo paese natale, Nurri, e alla sua gente. La
presenza in loco di un antico nostro convento e l’incontro da bambino con un
frate questuante, fra Serafino da Guasila, aveva suscitato in lui il desiderio
di abbracciare la vita religiosa tra i Cappuccini. Entrò ancora ragazzo nel Seminario
Serafico di Cagliari, accompagnato dalla mamma, che avrebbe perso di lì a poco.
Di questo episodio della sua vita, P. Salvatore aveva scritto anche su Voce Serafica. Volentieri sottolineava
la povertà della sua famiglia. Forse per questo amava molto i poveri, che in
tutti i modi cercava di aiutare quando e come poteva.
Gli
anni della formazione li trascorse in parte in Liguria e in parte ad Assisi.
Ordinato sacerdote nel 1977, svolse diverse mansioni e in luoghi differenti.
Ricordiamo soprattutto di lui gli anni trascorsi a Lanusei, dove era stata
aperta la prima comunità presso il Santuario di Nostra Signora d’Ogliastra. Nel
1984, un nuovo inizio. P. Salvatore fu mandato a Bastia (Corsica) nel convento
di Saint’Antoine. Qui passò molti anni e svolse un intenso ministero apostolico.
Da ricordare in particolare quello svolto presso le parrocchiette della
Castagniccia e quello da parroco a Folelli (dove si interessò alla costruzione
della nuova chiesa) e a Vescovato. Ricordiamo anche la sua opera per il
restauro del convento di Bastia e per la realizzazione della Radio Salve Regina. Qui, a Bastia, ha
lasciato un ricordo indimenticabile per la sua bontà e la sua accoglienza. Il
suo servizio da provinciale (2007-2013) fu rimarchevole per la grande carità e
l’ascolto di ciascuno.
Fra Lorenzo è stato fin dall’inizio della sua vita religiosa
l’infermiere dei frati malati: oltre ad avere conseguito il titolo
professionale, aveva acquisito la competenza e tutte quelle virtù che
costituiscono il corredo di ogni buon samaritano che voglia soccorrere i
sofferenti. I frati che hanno sperimentato la vicinanza di fra Lorenzo nella
malattia ne ricordano volentieri le premure, le attenzioni, la vicinanza anche
spirituale nel difficile momento della infermità.
Fra Lorenzo è stato soprattutto uomo di preghiera, emulo in
questo del Beato Nicola da Gesturi, che per lui è stato un costante
riferimento. Per fare una forte esperienza di preghiera per tanti anni si è
concesso delle soste prolungate sul monte Arcuentu, dove trascorreva il tempo
di un mese in perfetta solitudine e in preghiera contemplativa, in comunione
con Dio e con la natura. Finché le forze gliel’hanno consentito, egli ha
continuato questa straordinaria esperienza, di cui era entusiasta.
Fra Lorenzo è stato uomo dell’ascolto: l’ascolto di quanti
venivano a lui per un consiglio, un conforto, un incoraggiamento. Venivano da
ogni parte dell’Isola e dal continente e per ciascuno egli aveva una buona
parola e una preghiera.
Fra Lorenzo è stato anche un grande amante della natura e un
grande esperto di erbe officinali. Non si accontentava di coltivarle nel
giardino conventuale, ma ne conosceva anche l’aspetto scientifico e le
proprietà terapeutiche.
Un altro aspetto singolare della personalità di Fra Lorenzo
è stata sempre la sua forte inclinazione all’uso delle nuove tecnologie, di cui
si è servito anche nell’allestimento del presepio. Amava altresì la
televisione, concedendo, se richiesto, interviste sugli argomenti a lui noti. Sin
dalla nascita di cappuccini.tv è stato
prodigo di consigli e di incoraggiamento, come nessun altro dei suoi
confratelli. Dopo tanta fatica e tante attenzioni agli ultimi, Fra Lorenzo ha
portato a termine la sua missione di testimone dell’amore di Dio. I funerali
nella Basilica di Bonaria, presieduti dall’Arcivescovo Mons. Arrigo Miglio,
hanno visto la partecipazione di un’immensa folla di confratelli, sacerdoti e
fedeli, provenienti da ogni parte dell’Isola, segno tangibile di gratitudine da
parte di quanti l’avevano conosciuto, ascoltato, apprezzato e amato.
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