Una data da ricordare Cento anni fa il ritorno dei Cappuccini a Iglesias

Una data da ricordare

Cento anni fa il ritorno dei Cappuccini 

a Iglesias



Iglesias (CA) - Chiesa di N. Signora delle Grazie




Il 14 dicembre 1925 arrivavano a Iglesias i primi due frati Cappuccini: erano P. Felice da Olivola, alunno della Provincia di Lucca, e Fra Felice da Fordongianus, fratello laico della Sardegna. Dopo un breve soggiorno nel Seminario diocesano, si stabilirono nella nuova sede situata in Piazza Manzoni, a fianco della chiesa dedicata a Nostra Signora delle Grazie, già affidata alle Monache Clarisse.


I due frati non arrivavano inattesi, perché già due anni prima il Vescovo della città Mons. Antonino Peri, che aveva grande stima dei frati, aveva loro concesso il permesso di ritornare a Iglesias, non nella vecchia sede di Valverde ma nell'attuale di Piazza Manzoni.

Dell'evento si può leggere una breve cronaca su Voce Serafica della Sardegna del gennaio 1926 (p. 11): «Desideratissimi son finalmente giunti il 14 dicembre (1925) i Pp. Cappuccini… Autorità e popolo li hanno accolti con entusiasmo e la piccola Chiesa di S. Chiara [N. Signora delle Grazie] che ha loro affidato S. Ecc. Mons. Vescovo Saturnino Peri, ha cominciato a funzionare. Già i fedeli accorrono ad accostarsi ai SS. Sacramenti; già frotte di fanciulli accorrono alla Chiesa ad imparare il catechismo, al mattino e sera, specialmente alla Novena del S. Natale, anche uomini assistono con vera devozione alle sacre funzioni. P. Felice ogni sera della novena dice un buon pensiero per tutti ed un incoraggiamento. Domenica 20 avremo numerosa adunanza di Terziarie che assommano a 300, né mancano gli uomini e più saranno sistemati i pacifici abitatori dell'annesso conventino. Auguri.»


Altro evento quasi concomitante fu la celebrazione dell'anno giubilare 1925 e quello sette volte centenario della morte di San Francesco d'Assisi (1226). A Iglesias, nella circostanza, si tenne una grande missione popolare predicata dai frati Cappuccini. Vi parteciparono: P. Placido da Capracotta, P. Emiliano da Domusnovas, P. Raffaele da Santa Giusta, P. Giuseppe da Rocca di Papa, P. Angelo Maria da Terrinca. Nell'occasione, a ricordo della missione, fu piantata sul colle del Buoncammino una grande croce lignea, ancor oggi presente e visibile dalla città.


Nel maggio del 1927 Iglesias ricevette anche la visita del Ministro Generale dell'Ordine, P. Melchiorre da Benisa. Era giunto a Cagliari il 9 maggio. Ad attenderlo al porto della città le autorità civili e religiose e una grande folla. Il giorno successivo egli fu accompagnato al convento d'Iglesias. Purtroppo l'automobile (messa a disposizione dal cav. Raffaele Garzia) più volte dovette fermarsi lungo la strada per guasto. Si accumulò così un enorme ritardo di oltre cinque ore. Saputo l'accaduto, da Iglesias andarono incontro al corteo fermo a Domusnovas. Di qui in pochi minuti furono tutti accompagnati a Iglesias. Saputo del suo arrivo, una folla si riversò sulla piazza della nostra chiesa per salutare il P. Generale. Davanti alla folla straripante che l'acclamava, il P. Generale parlò dal balcone della nostra casa. Seguì, prima di rientrare a Cagliari, una visita al Vescovo in Cattedrale e al Podestà. Il corteo di macchine assieme al P. Generale giunse a Cagliari alle 23.00.


I frati erano ritornati a Iglesias dopo l'abbandono dell'antico convento di Valverde  a causa delle leggi di soppressione del 1866. Ben prima di questa data, i Cappuccini avevano scritto una lunga e bella storia con la loro presenza, incominciata nel 1593 a Valverde, quando il Consiglio Civico della Città aveva accolto l'istanza di P. Zefirino da Bergamo di poter fondare un convento a Iglesias. Ne fu nominato guardiano il P. Andrea da Iglesias, che era uno dei dodici frati inviati dal Ministro Generale, P. Girolamo da Polizzi, a fondare l'Ordine in Sardegna nel 1591.


Il convento fu edificato a fianco della bella chiesa di Nostra Signora di Valverde, situata fuori le mura della città. Essa era di stile romanico-gotico, in trachite rosa, a navata unica, che in origine aveva una copertura lignea, per terminare poi nel presbiterio con pianta quadrangolare con crociera stellare e gemma centrale, raffigurante la Madonna col Bambino. Questa bella chiesa, che forse prima era stata costruita e officiata dai monaci vittorini, ora erano venuti ad officiarla i frati cappuccini, certo non abituati a chiese di queste dimensioni e impreziosite da tanta arte. Accanto a questo monumento costruirono il loro convento modesto e adatto alle esigenze della loro vita semplice. 


Nei secoli successivi all'arrivo dei frati il territorio produsse molti frutti. Sfogliando le pagine del Necrologio dei frati della Provincia, ci si rende conto di quanto fossero numerosi i frati originari della città: da un calcolo approssimativo risulta che furono oltre 200 originari di Iglesias, poco meno di quanti ne ebbe Cagliari. Dunque un terreno fertile. E ci furono anche frutti di santità. Si ricorda in particolare la figura di P. Benedetto da Iglesias, i cui resti mortali sono custoditi attualmente nella chiesa di N. Signora delle Grazie. In quel convento soggiornò per qualche tempo Fra Ignazio da Laconi, il futuro Santo.


Il convento di Valverde fu uno dei conventi più importanti della Provincia Calaritana, divenendo anche sede di noviziato e di studentato. A seguito delle leggi soppressive, il 13 marzo 1867 fu ordinato ai frati di lasciare il convento e la  chiesa. La pubblica amministrazione provvide a utilizzare l'edificio conventuale come ospedale, del quale la città era totalmente priva, passando così dalla cura delle anime a quella dei corpi. Il destino della chiesa fu ancora peggiore: da casa di Dio divenne un deposito di carbone e cadde in totale abbandono. Solo nel 1959 sarà riaperta al culto e affidata ai frati Cappuccini.



P. Tarcisio Mascia





Commenti

Post popolari in questo blog

Il Cantico di frate Sole ottocento anni dopo

Padre Atanasio Piras da Quartu Sant’Elena - Ricordo di un grande studioso

Ricordo di Padre Bonaventura Margiani da Mogoro (1930-20005)