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Ricordo di Padre Bonaventura Margiani da Mogoro (1930-20005)

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  Profili Ricordo di un frate indimenticato Padre Bonaventura Margiani da Mogoro (1930-2005) di  Padre Tarcisio Marco Mascia Fu uno dei Padri che hanno fatto la storia dei Cappuccini Sardi: fu infatti il Primo Ministro Provinciale della risorta Provincia di Sardegna (1972) – P. Bonaventura fu anche educatore nel nostro Seminario Serafico e guida spirituale di molte anime – La sofferenza, causata da un male incurabile, lo preparò all'incontro con Sorella Morte. Seppi della morte di P. Bonaventura mentre mi trovavo a Lourdes per un pellegrinaggio: mi accingevo a partecipare alla messa internazionale, che si celebrava nella grande Basilica sotterranea di San Pio X, quando al mattino dell'8 settembre 2005 mi raggiunse la dolorosa notizia del suo decesso nella notte. Sapevo che da alcuni mesi stava male, ma non mi aspettavo una morte così rapida e inattesa. Padre Bonaventura lasciava la scena di questo mondo all'età di 75 anni, essendo nato a Mogoro nel 1930. Ancora giovanile ne...

Un murale per Fra Antonio da Esterzili

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  Un murale per Fra Antonio da Esterzili di P. Tarcisio Marco Mascia Sardegna, l'isola dei murales Sardegna, non solo l'isola dei Nuraghi  ma anche l'isola dei murales , dato il gran numero di queste rappresentazioni, presenti in tutta l'isola: Orgosolo, San Sperate, Fonni, Tinnura, Villamar, Macomer, Gesturi, Irgoli, Cagliari, Galtellì, Loceri , ecc. Sono dipinti fatti abitualmente sulle facciate delle case, lungo le strade e quindi una sorta di street-art , che rappresentano generalmente scene di vita quotidiana e richiamano talvolta eventi e personaggi legati in qualche modo alle singole località. L'ultimo murale è quello realizzato di recente a Esterzili e di cui si è scritto il 9 luglio scorso (2024) su L'Unione Sarda per la penna di Francesca Melis. Esterzili è un piccolo paese (appena 650 abitanti), situato nella Barbagia di Seulo, nella provincia del Sud-Sardegna, sulle pendici del monte santa Vittoria, che offre al visitatore un paesaggio affascinante...

La scomparsa di Silvano Uras

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  La scomparsa di Silvano Uras Collaboratore di Voce Serafica della Sardegna di P. Tarcisio Mascia Il 10 luglio scorso ci ha lasciato Silvano Uras, un caro amico e, in passato, collaboratore di Voce Serafica. Era nato a Torino ma residente a Sestu (Cagliari). Ci ha lasciato quasi all'improvviso, dopo appena una settimana dal suo ricovero in Ospedale. La sua vita è stata sempre sostenuta da una grande fede e da una grande passione per il suo lavoro di astronomo. Infatti era laureato in matematica ed è stato ricercatore al CNR e poi distaccato al dipartimento di astrofisica a Cagliari. Incarico che gli permise di scrutare la volta celeste e di seguire il corso degli astri. Il Cielo divenne, in qualche modo, la sua Casa. Lo conobbi molti anni fa, negli anni '90, quando iscrisse suo figlio alla nostra scuola media " Sant'Ignazio da Laconi " a Cagliari. Fu allora che nacque un'amicizia all'ombra del convento. E qui, data la sua disponibilità e competenza, fu co...

Fra Egidio Pisano da Decimomannu

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  Profili Ricordo di un santo frate cuciniere Fra Egidio Pisano da Decimomannu Un fratello laico che per oltre settant'anni servì Dio e i fratelli – Il suo grande spirito di preghiera e il suo amore per i poveri – Fu esperto cuciniere e raccolse in volume la sua grande competenza nell'arte culinaria – La sua eredità? Una vita esemplare trascorsa tra i fornelli ma soprattutto impreziosita dalla preghiera e dalla carità. Fra Egidio è stato uno dei primi frati da me incontrati nella prima infanzia, all'inizio degli anni Cinquanta, a Cagliari: un giorno qualcuno dei frati del convento mi condusse in cucina e qui incontrai fra Egidio, sorridente, che con tenerezza mi fece una carezza e mi offrì un dolce. Non l'avevo mai visto prima e nulla sapevo di lui, ma la sua figura minuta e gentile rimase impressa nella mia memoria infantile. In seguito non lo vidi più, se non dopo tanti anni. Di lui i confratelli dicevano un gran bene non solo per le sue virtù ma anche per le sue comp...

Il convento dei Cappuccini di Sanluri tra cronaca e storia

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  Il convento dei Cappuccini a Sanluri   tra cronaca e storia di P. Tarcisio Marco Mascia Sanluri o, in sardo campidanese, Seddòri, anticamente Selluri, è un grosso centro abitato, situato nella pianura del Campidano, più precisamente in Marmilla, a 45 chilometri da Cagliari. Il suo castello medievale ne sottolinea l’importanza insieme alla bella e imponente Chiesa parrocchiale, dedicata a Nostra Signora delle Grazie. Non altrettanto bella e imponente, situata poco fuori dell’abitato, sulla sommità di una collina, si trova la piccola chiesa di San Francesco e accanto il convento dei Cappuccini. Il convento: storia di una presenza. La storia del convento di Sanluri si inserisce nel più ampio contesto della storia dei Cappuccini Sardi. Dopo l’arrivo in Sardegna nel 1591 dei primi dodici frati guidati da P. Zefirino da Bergamo, vennero fondati i primi conventi. Ricordiamo i primi cinque: Sassari e Cagliari (1591), Iglesias (1593), Ozieri (1593) e Alghero (1595). Nel 1608 vi...

Ricordo di Padre Eusebio Cirronis da Mogoro (1918-1989)

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  Profili A 35 anni dalla sua scomparsa Ricordo di Padre Eusebio Cirronis da Mogoro (1918-1989) P. Eusebio era nato a Mogoro il 7 gennaio 1918. Aveva vestito l’abito dei Cappuccini il 27 agosto 1936, professato il 28 agosto 1937 e ordinato sacerdote il 16 maggio 1943. Lasciò la scena di questo mondo l’11 marzo 1989, dopo lunga sofferenza a causa di un male incurabile. A elencare le cariche ricoperte da Padre Eusebio ci vorrebbe un'intera pagina... definitore provinciale, superiore di varie fraternità, 14 anni parroco a Laconi, segretario di vari organismi regionali, 20 anni Assistente Regionale dell'Ordine Francescano Secolare, che gli doveva buona parte della sua vitalità e del suo sviluppo. La Provvidenza aveva trovato in lui uno strumento idoneo alla realizzazione dei suoi progetti: e così dal suo animo coraggioso fiorirono due Oasi, le sue due "pupille", come egli stesso le definiva. Nonostante l'età, la sua non fu una vita da pensionato: allo zelo irriducibil...

A colloquio con i poeti - Lettura dell'anima, una via a Dio?

Credere oggi A colloquio con i poeti LETTURA DELL’ANIMA Una via a Dio? Accostare i poeti è sempre difficile: impongono cautele, esigono dal lettore esperienza linguistica, sensibilità raffinata, capacità di vibrazioni interiori, attenzione alle alchimie di suoni e parole. Il linguaggio poetico, quando è autentico, è l’espressione più compiuta e più densa dell’esperienza umana; lo è ancor più quando diventa specchio dell’anima, scavo nel profondo, là dove si agitano e si compongono passioni e sentimenti, maturano scelte e consumano misfatti: intreccio, insomma, di molte cose, destinate per lo più a restare incognite. Più ancora che per il passato, i poeti d’oggi prediligono il lavoro di scavo, volentieri s’inoltrano nelle pieghe dell’anima e dicono di sé: a volte con reticenza, talora con compiaciuta sincerità, spesso con dichiarata presunzione di coerenza. Uno di questi poeti è Camillo Sbarbaro, ligure, nato nel 1888 e morto nel 1967. La sua notorietà è affidata soprattutto a Pianissim...